BarnaZodiaco – Salomé nomen omen

Nietzsche_paul-ree_lou-von-salome188Il mix oroscopoletterario di Silvia Ferrari questa settimana si occuperà di tre BarnaSegni che hanno fatto scandalizzato l’austera Germania di metà Ottocento: la Bilancia Friedrich Nietzsche, l’Acquario Lou von Salomé e lo Scorpione Paul Rée.
Gli ingredienti per una grande storia d’amore ci sono tutti: la storica amicizia fra Nietzsche e Rée, l’arrivo della “giovane e affascinante russa” Lou von Salomé, lo scandaloso ménage a trois in una comune intellettuale, il pettegolezzo di questa liaison dangereuse che divampa in tutta la Germania, la gelosia della sorella di Nietzsche, pronta a tutto pur di rovinare il gioco dell’altra
donna, di Salomé.
La leggenda vuole che Nietzsche fu ispirato proprio da Salomé a creare le prime parti del suo Zarathustra ma che allo stesso tempo fu per causa sua se sprofondò in una assoluta depressione: Salomé lo rifiutò ben due volte preferendogli Reé, con il quale iniziò una convivenza molto travagliata che condusse Rée quasi al suicidio.
Dalla pubblicazione dei carteggi fra tutti questi personaggi durante gli anni 1875-1884 (Triangolo di lettere / Carteggio di Friedrich Nietzsche, Lou Von Salomé e Paul Rée, pubblicato da Adelphi 1999) emerge non soltanto il volto prima ingenuo e innamorato poi disperato e disilluso del più famoso filosofo tedesco, ma emerge soprattutto la figura di Salomé, una donna che la storia ci ha restituito quasi sconosciuta. Donna di grande intelligenza e cultura, Salomé in gioventù attraeva Rée, Nietzsche, FreudRilke, anziani professori e teologi, giovani studenti, anziane signore idealiste; Ferdinand Tonnies e Gerhart Hauptmann tentarono invano di circuirla da adulta e Franz Wedekind penetrò inutilmente nella sua stanza d’albergo. Addirittura due uomini si uccisero consumati dal desiderio per lei. Conservò la verginità fino ai 36, fino all’incontro con Rilke da cui nascerà uno dei maggiori best-seller dell’epoca: Erotica.
Come concludere se non che il triangolo Bilancia-Acquario-Scorpione non è sicuramente una scelta opportuna per il proprio equilibrio psico-fisico… ma sicuramente è una scelta che garantisce l’eternità di un sentimento. E poi, come si dice sempre, sono gli amori tragici quelli che meritano di essere vissuti, ricordati, raccontati.
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